Lapislazzuli: il cielo stellato racchiuso in una pietra
Introduzione
Tra verità e leggenda
La storia del Lapislazzuli affonda le sue radici molto lontano nel tempo: già nel 7000 a.C. le miniere dell’attuale Afghanistan producevano queste gemme straordinarie, rendendole tra le pietre più antiche e apprezzate dall’uomo. Da allora, il Lapislazzuli ha attraversato culture, religioni e continenti, conquistando faraoni, artisti e sovrani.
Nell’antico Egitto, questa pietra era amatissima, soprattutto per realizzare scarabei, amuleti e talismani protettivi. Era considerata un simbolo di saggezza divina e protezione nell’aldilà. Gli scarabei, ad esempio, venivano spesso deposti nelle tombe per custodire il cuore del defunto e garantirgli un passaggio sicuro nel giudizio di Anubi. Un esempio celebre è la maschera funeraria di Tutankhamon, dove il Lapislazzuli incornicia gli occhi, le sopracciglia e la barba, conferendo al volto del faraone un’aura quasi immortale.
La regina Cleopatra, invece, amava utilizzare una miscela di Lapislazzuli e pirite macinati come ombretto per esaltare lo sguardo. Si dice che i suoi iconici make-up abbiano incantato persino Giulio Cesare e Marco Antonio.
Il Lapislazzuli è citato anche nella Bibbia: uno dei riferimenti più significativi è il Pettorale di Aronne, ornato con dodici pietre preziose che rappresentavano le dodici tribù di Israele. Nella quarta fila, il Lapislazzuli era affiancato da berillo e diaspro, simbolo di protezione e spiritualità.
Durante il Medioevo e soprattutto nel Rinascimento, il fascino del Lapislazzuli si spostò in Europa, dove la sua polvere finissima veniva trasformata nel celebre pigmento blu oltremare, più prezioso dell’oro. Artisti di ogni epoca se ne innamorarono: a Venezia nacque un fiorente commercio, e capolavori come la volta della Cappella Sistina di Michelangelo devono parte della loro magia proprio a questa pietra. Ogni pennellata racconta un legame profondo tra arte, storia e natura.
Altre opere che ne fanno un eccellente uso sono “Ragazza con l’orecchino di perla” di Johannes Vermeer con il suo foulard blu, così come lo straordinario cielo serale de “La notte stellata” di Vincent Van Gogh. È come se questa pietra, da sempre, portasse con sé un frammento di infinito da ammirare… e da indossare.
Oltre al mito, anche la scienza ha il suo fascino: il Lapislazzuli non è un minerale puro, ma una roccia metamorfica composta da più elementi. Il suo cuore blu intenso è dato dalla lazurite, che deve costituire almeno il 25% della pietra per essere considerata autentica.
Una combinazione di elementi che rende ogni Lapislazzuli assolutamente irripetibile, proprio come un’opera d’arte della natura. Le pagliuzze dorate che lo fanno sembrare un cielo stellato sono dovute alla pirite, mentre le delicate venature bianche derivano dalla calcite. Altri minerali, come diopside, mica e sodalite, possono essere presenti in quantità minori, contribuendo a creare giochi di luce e riflessi unici. Questa combinazione rende ogni Lapislazzuli unico, proprio come un’impronta digitale creata dalla natura.
Significato e proprietà
Il Lapislazzuli è legato all’intuizione, alla verità interiore e alla comunicazione autentica. Si dice che favorisca l’espressione dei propri pensieri e la connessione con il mondo spirituale. È anche una pietra associata all’amicizia e all’armonia nelle relazioni, perfetta da regalare a chi desideri portare equilibrio e sincerità nella propria vita.
Sei nato a settembre? Allora il Lapislazzuli è una delle tue pietre portafortuna! Adorerai le vibrazioni uniche e rilassanti di questa gemma.
Anche l’astrologia conferma il suo fascino: se sei una Bilancia che preferisce un’atmosfera tranquilla alla tipica vita lussuosa del segno, il Lapislazzuli è perfetto per te!
Le sue tonalità blu profonde, con quei riflessi dorati discreti, catturano l’attenzione senza bisogno di ostentare. E non è tutto: il pianeta legato al Lapislazzuli è Saturno, che governa il Capricorno. Proprio per questo, la pietra rispecchia alla perfezione l’eleganza sobria e raffinata di questo segno zodiacale.
E se stai cercando un’idea regalo per celebrare un legame speciale, sappi che il Lapislazzuli è anche la pietra tradizionale del nono anniversario di matrimonio: un anello o un gioiello realizzato con questa gemma è un dono carico di significato, capace di raccontare amore, fedeltà e profondità emotiva.
Cura e manutenzione
Il Lapislazzuli è una pietra porosa, quindi richiede delicatezza. Evita detergenti aggressivi, profumi o esposizione prolungata al sole. Per pulirlo, basta un panno morbido leggermente inumidito. Se vuoi purificarlo energeticamente, ti consiglio di utilizzare una drusa di ametista o una breve esposizione alla luna piena, piuttosto che l’acqua corrente.
Zaffiro: la pietra della saggezza e della protezione
Introduzione
Lo Zaffiro è una delle pietre più amate e raffinate, apprezzata per le sue tonalità dal blu intenso al celeste delicato, simbolo di armonia, pace e protezione.
Indipendentemente dal colore, è una delle quattro pietre preziose principali al mondo, insieme a diamante, rubino e smeraldo. Oggi è la pietra portafortuna dei nati a settembre, anche se storicamente era associata ad aprile. È inoltre tradizionalmente scelta per il 5°, 45° e 65° anniversario di matrimonio, simbolo di fedeltà e amore eterno, e astrologicamente legata a Saturno e al segno del Toro.
Tra verità, storia e leggenda
Lo Zaffiro è noto sin dall’antichità e avvolto da miti: nell’Islam, il settimo cielo è descritto come costellato di zaffiri; nella tradizione ebraica e cristiana, è associato a purezza, benedizioni celesti e al trono di Dio. Gli zaffiri stellati, con le barre incrociate a sei raggi, sono chiamati “Pietre del Destino”, simbolo di fede, speranza e destino.
Gli antichi greci lo veneravano come pietra sacra ad Apollo e credevano che collegasse al regno degli spiriti. Nell’antica Persia, si raccontava che la Terra poggiasse su un enorme Zaffiro, il cui riflesso azzurro colorava il cielo.
Storicamente, gli zaffiri provenivano principalmente dallo Sri Lanka, citati da Marco Polo nel 1200 d.C. Re e nobili medievali li indossavano per protezione contro gelosia e veleno, mentre la Chiesa li adoperava come simbolo di cielo e purezza spirituale. La tradizione dell’anello di fidanzamento con zaffiro risale al 1400-1500 ed era molto diffusa basti pensare al celebre anello di fidanzamento di Lady Diana, oggi indossato da Kate Middleton. Con il suo zaffiro blu da 12 carati incorniciato da diamanti, rappresenta ancora oggi eleganza, amore eterno e regalità. Questo prima che il diamante diventasse lo standard nel XX secolo.
Significato e proprietà
Lo Zaffiro è la pietra della saggezza, della chiarezza mentale e della protezione spirituale. Favorisce concentrazione, intuizione e decisioni equilibrate. Simboleggia anche fedeltà e amore eterno, rendendolo ideale per gioielli di fidanzamento e anniversario.
Astrologicamente, si lega a Saturno e ai segni di Bilancia, Capricorno e Toro, amplificando la sua energia equilibrante e protettiva.
Cura e manutenzione
Lo Zaffiro è molto resistente (9 sulla scala di Mohs), ma conviene pulirlo con acqua tiepida e sapone neutro, usando un panno morbido o uno spazzolino fine. Evitare contatti con sostanze chimiche aggressive e conservarlo separato dagli altri gioielli. Con cura, manterrà la sua brillantezza e energia protettiva per tutta la vita.