lunedì 4 agosto 2025

Pietra di nascita di Agosto - Peridoto, Spinello e Sardonica


Il fascino del Peridoto: la gemma che viene dallo spazio

Il mese di agosto, in cui il peridoto regna come pietra natale, fu chiamato così nell’8 a.C. in onore dell’imperatore romano Augusto, che scelse questo mese per ricordare i suoi trionfi personali. 

In origine si chiamava Sextilis, perché era il sesto mese dell’anno quando il calendario iniziava a marzo. Molte delle antiche festività che cadevano in agosto erano legate ai raccolti, alla protezione, e a riti propiziatori per un passaggio di stagione armonioso. 

Non è un caso che le pietre di questo mese – come il peridoto – siano strettamente connesse all’abbondanza, alla sicurezza e alla rigenerazione. Proprio come agosto, il peridoto ci invita a chiudere un ciclo con energia positiva e a prepararci a uno nuovo con equilibrio e cuore aperto.

Tra le pietre di nascita più affascinanti, il Peridoto si distingue per le sue origini straordinarie e il suo colore verde intenso, che ricorda i paesaggi lussureggianti della natura incontaminata. Questa gemma, conosciuta anche come olivina, nasce in profondità, nel mantello terrestre, e non – come la maggior parte delle pietre preziose – nella crosta. 

Ma non solo: alcune varietà di peridoto sono state ritrovate persino nei meteoriti, rendendola una vera e propria pietra cosmica! Dura tra 6,5 e 7 sulla scala di Mohs, quindi è adatta alla creazione di gioielli, ma richiede qualche accortezza. 

Il suo nome moderno deriva dall'antico francese peridot, ma gli Egizi la conoscevano come la “gemma del sole”, e già da questo soprannome si può intuire la sua aura potente e luminosa.

Tra verità e leggende

Il peridoto ha una storia antichissima. Secondo la leggenda, veniva raccolto al chiaro di luna sull’isola di Topazo, nel Mar Rosso, rendendo la ricerca un rituale quasi magico. Cleopatra stessa sembra ne fosse affascinata, tanto da riempire i suoi forzieri con questi cristalli verdi, convinta che fossero smeraldi

E non fu la sola: Napoleone regalò un collier di peridoto a Giuseppina, credendo anch’egli si trattasse di smeraldi. Questo frequente scambio d’identità ha contribuito a diffondere la popolarità del peridoto nei secoli, tanto che oggi è considerata una delle gemme più rappresentative della tradizione orafa egiziana. Dal 1912 è ufficialmente riconosciuta come pietra del mese di agosto, ma alcune tradizioni moderne la includono anche tra le pietre alternative di giugno, assieme a spinello e sardonica.

Significato e proprietà

Questa pietra verde vibrante racchiude un mondo di simbolismi. È associata a salute, benessere, pace e rilassamento. In molte culture, regalarla è un segno di compassione e armonia nella relazione, quasi fosse un ponte energetico tra due cuori. 

A livello spirituale, il peridoto agisce su due chakra: cuore e plesso solare, favorendo l’equilibrio emozionale, proteggendo dai pensieri negativi e aiutando chi lo indossa a sentirsi radicato e sicuro. È anche noto per migliorare il sonno: secondo la tradizione, mettere un peridoto sotto il cuscino aiuta a dormire meglio e allontana gli incubi. La sua energia luminosa e protettiva lo rende perfetto per chi vuole lasciarsi alle spalle la negatività e aprirsi a un nuovo inizio, più sereno e consapevole.

Come prendersene cura per farlo brillare a lungo

Il peridoto è resistente, ma non indistruttibile. Per mantenerlo splendente, ti consiglio di pulirlo regolarmente con acqua tiepida, sapone neutro e una spazzolina morbida

Evita detergenti chimici aggressivi e non esporlo a forti sbalzi termici. È importante anche scegliere un'incastonatura adatta che protegga la pietra da graffi o scheggiature, soprattutto se è presente in anelli o bracciali soggetti a urti. E un piccolo trucco da artigiana: quando lo indossi, cerca di metterlo dopo aver applicato creme o profumi, così eviterai che residui si depositino sulla sua superficie. Se lo tratti con cura, il tuo peridoto continuerà a brillare come una gemma venuta dallo spazio… per te! 



Spinello: la gemma che ha ingannato i re (e conquistato i cuori)

Non tutte le liste riportano tre pietre del mese, e la verità è che le pietre di nascita sono cambiate nel tempo come avevo già accennato nel post delle Pietre di Nascita, seguendo gusti, mode, scoperte geologiche e anche… piccoli equivoci storici.

Un tempo la pietra di agosto era la corniola o la sardonice, come indicato nelle antiche liste ispirate alle 12 gemme bibliche. Nel 1870, la celebre Tiffany & Co. pubblicò un opuscolo poetico sulle pietre natali, assegnando ad agosto proprio la sardonica. Poi arrivò il primo elenco ufficiale della National Association of Jewellers (1912), che riconobbe sardonica e peridoto come gemme del mese. Nel 1937 i ruoli si invertirono: il peridoto divenne protagonista. Ma è solo nel 2016 che lo spinello entra nella scena come terza pietra ufficiale di agosto, grazie a un aggiornamento moderno curato da Jewellers of America e l’American Gem Trade Association.

Ed è qui che lo spinello comincia a brillare, finalmente, di luce propria.

Tra storia e leggenda

lo spinello e i “rubini sbagliati”

Lo spinello è una gemma con una storia tutta sua… anche se per secoli è stata scambiata per qualcos’altro. Già nel Medioevo, molte gemme rosse venivano genericamente chiamate “rubini”, e i magnifici spinelli provenienti dall’Afghanistan venivano etichettati come “rubini balas”. Ma non erano rubini: erano qualcosa di altrettanto straordinario, solo che nessuno lo sapeva ancora.

Tra i casi più famosi c'è il Rubino del Principe Nero, incastonato nella Corona Imperiale Britannica: fu donato a Edoardo di Woodstock nel XIV secolo, ma solo secoli dopo si scoprì che non era affatto un rubino, bensì uno spinello. Stessa sorte per il cosiddetto Rubino di Timur, appartenuto a Tamerlano e passato per le mani di imperatori Mughal e Sikh, fino ad arrivare alla regina Vittoria, che lo fece incastonare in una sontuosa collana.

Queste “identità sbagliate” non hanno sminuito il valore dello spinello, anzi: hanno contribuito a costruire il suo fascino leggendario. Oggi, lo spinello è riconosciuto come una gemma versatile, rara e di grande personalità. Non più l’imitazione di qualcosa, ma una pietra autentica che si distingue per bellezza e carattere.

Caratteristiche e colori: una tavolozza inaspettata

Lo spinello appartiene al gruppo degli ossidi di magnesio e alluminio, come magnetite e gahnite, ma è l’unico di questo gruppo ad essere comunemente usato in gioielleria. Si forma nelle rocce metamorfiche, ma viene spesso trovato nei depositi alluvionali, portato dall’acqua che ha eroso le rocce nel tempo. I cristalli arrivano levigati e pronti per essere trasformati in gioielli… quasi come fossero già pronti all’uso dalla natura stessa.

A differenza di molte pietre preziose, lo spinello esiste in quasi tutti i colori dell’arcobaleno: rosso fuoco, blu cobalto, rosa vivace, arancio brillante, lilla, lavanda, viola-bluastro e molte altre sfumature intermedie. I più rari e preziosi sono i rossi intensi, i blu purissimi e i rosa accesi, ma anche le tonalità più soft hanno un’eleganza delicata e sognante. In generale, più alta è la saturazione del colore, più la gemma è rara e desiderata.

Significato e proprietà 

Nel mondo del simbolismo e della cristalloterapia, lo spinello è una pietra associata a passione, rinascita e gioia di vivere. Si dice che favorisca l’amore autentico, la dedizione e un senso di felicità interiore. È anche noto per aiutare a ridurre l’ansia, stabilizzare le emozioni e rinnovare le energie, come se ogni suo cristallo portasse un piccolo “reset” emozionale.

Perfetto per chi ha bisogno di ritrovare se stesso dopo un periodo di confusione o stress, lo spinello stimola la forza interiore e il coraggio di seguire la propria verità, senza imitare nessuno. Un significato che rispecchia perfettamente la sua storia: non una copia, ma un originale unico e inimitabile.

Etica e provenienza: scegliere consapevolmente

Oggi più che mai, molte persone si chiedono da dove vengano le pietre preziose che indossano. La buona notizia è che molti spinelli utilizzati in gioielleria provengono da fonti controllate e trasparenti, come la Tanzania o lo Sri Lanka, dove le pratiche estrattive rispettano le comunità locali e l’ambiente.

Scegliere uno spinello da una filiera etica significa non solo indossare una gemma meravigliosa, ma anche fare una scelta di cuore e consapevolezza. E in questo, il tuo ruolo – come acquirente o creatrice di gioielli – fa davvero la differenza.

Se il peridoto è la pietra del sole e della rigenerazione, lo spinello è la pietra dell’autenticità e del risveglio emotivo. Due anime diverse, entrambe perfette per celebrare il mese di agosto – il mese dell’abbondanza, della transizione e della forza interiore.


Sardonice: antica, protettiva e sorprendentemente attuale

Il sardonice è una pietra affascinante e ricca di storia, conosciuta fin dall’antichità per i suoi colori caldi a bande e la sua resistenza. È una delle tre pietre portafortuna del mese di agosto, insieme al peridoto e allo spinello. Utilizzato fin dai tempi dei faraoni e amato nell’antica Roma per cammei e intagli, oggi il sardonice torna protagonista in gioielli eleganti e creazioni simboliche. Composto da strati alternati di sardio e calcedonio, fa parte della famiglia del quarzo criptocristallino. I suoi colori più comuni vanno dal bianco al marrone-rossastro, con motivi netti e ipnotici che ne fanno una pietra molto apprezzata anche a livello estetico.

Tra verità e leggenda

Nel tempo, questa pietra ha accumulato un ricco bagaglio di significati, miti e curiosità. Nell’antica Roma si pensava che i cammei incisi con immagini di Venere favorissero l’amore, mentre quelli con Ares, dio della guerra, donassero forza e protezione. Il suo nome deriva dalla fusione dei termini “sard” (per il sardio, pietra rosso-marrone) e “onice” (con bande bianche e nere). Secondo la leggenda, il conte di Essex ricevette un cammeo in sardonice raffigurante la regina Elisabetta I come talismano… ma la pietra non riuscì a salvarlo dal patibolo! Oggi il sardonice è ancora carico di significato, e viene usato anche in pratiche olistiche e spirituali.

Significato e proprietà

Il sardonice è considerato una pietra di protezione, coraggio e stabilità emotiva. Rafforza il carattere, dona equilibrio e stimola la comunicazione sincera, soprattutto all’interno delle relazioni affettive. Secondo la cristalloterapia, protegge dalle energie negative, migliora la qualità del sonno e può stimolare il sistema immunitario, la circolazione e la salute della pelle. Ogni combinazione di colori ha un significato specifico:

  • Bianco e rosso: carisma e fiducia

  • Nero e bianco: intelligenza e versatilità

  • Nero e marrone: protezione e radicamento

  • Bianco e marrone: purezza e spiritualità

  • Multicolore: armonia e completezza

  • Il taglio più diffuso è il cabochon levigato, ma i cammei antichi e gli intagli ne aumentano il valore.

Cura e manutenzione

Con una durezza di 6,5–7 sulla scala di Mohs, il sardonice è abbastanza resistente per l’uso quotidiano, ma come tutte le pietre naturali merita cura. Per la pulizia fisica, basta acqua tiepida, sapone delicato e una spazzolina morbida. È meglio evitare prodotti chimici, ultrasuoni e forti sbalzi di temperatura. Per la purificazione energetica, puoi:

  • seppellirlo nel sale grosso per 24 ore (effetto di circa 100 giorni),

  • lasciarlo accanto a un gruppo di cristalli purificatori,

  • immergerlo per qualche minuto in un ruscello o sotto acqua corrente naturale.
    Se ben curato, il sardonice non solo conserva il suo fascino estetico, ma continua nel tempo a irradiare forza, equilibrio e bellezza.





Fonti:
I Sogni della Terra (Corso introduttivo al mondo delle pietre e dei cristalli di Susanna Falco)
www.gemrosckauctions.com
Cristallo Terapia Jessica Aurelius
Gemmologia (Cavenago-Bignami)
Immagini da gemrosckauctions